“Mi piacerebbe che con Francoforte '24 lasciassimo un segno riconoscibile”
“Con la Buchmesse Francoforte 202‘23 per noi finisce ufficialmente la fase del ‘precampionato’. Comincia questa corsa che, dopo 36 anni, ci vedrà Ospite d’Onore qui a Francoforte nel 2024.” Con queste parole il Commissario straordinario Mauro Mazza ha aperto la conferenza stampa di presentazione dell'Italia come Ospite d’onore alla Fiera del Libro di Francoforte neldi 2024.
“C’è una grande eredità da riprendere, basata sui successi della prima edizione del 1988, primo anno in cui fu introdotto il concetto di Ospite d’0nore, e su quelli della letteratura e della cultura italiane in generale, senza dimenticare di guardare avanti e di riflettere sul presente”. Da qui, come spiega ancora Mauro Mazza, la scelta del motto – “Radici nel futuro”: il motto vuole trasmettere questo sentimento del tempo nelle sue tre dimensioni. “Il pPassato come memoria, il presente come intuizione, come scintilla creativa per prendere il meglio dal nostro passato, dalla nostra tradizione, e proiettartici verso il futuro che speriamo appunto migliore; futuro che è attesa - attesa di un domani migliore che comincia già oggi con la nostra buona volontà.”
“Mi piacerebbe che con Francoforte '24 lasciassimo un segno riconoscibile, come avvenne nel 1988” continua Mazza. “Immagino decine e decine di dibattiti, di confronti come occasione di conoscenza, dialogo e arricchimento reciproco”.
Le priorità delche l'Italia vorrebbe dare come Ospite d’Onore alla Fiera del libro, e l’importanza che la letteratura riveste nella cultura italianaha in Italia, sono anche simbolizzati dal logo disegnato efinito per questo progetto: un libro, da cui germoglia una giovane foglia.
Mauro Mazza conclude auspicando che l’Italia in qualità di Ospite d’Onore possa essere come il germoglio simbolizzato ndel logo ed esprimere la speranza che la giovane foglia nel corso del 2024 entro quest'anno diventi una pianta che dia bei fiori e buoni frutti.